Testamento: guida alle tipologie riconosciute dalla legge e criteri per il calcolo della quota di legittima ai fini della successione testamentaria. (parte 2)

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blog molisetour.it Quota di legittima, testamento: criteri per il calcolo L’eredità si distingue in due parti: la quota disponibile, della quale la persona può decidere eredi e condizioni nel testamento, e la quota di legittima, riconosciuta per legge ai discendenti e al coniuge del defunto. Quest’ultima è calcolata rapportando il valore della quota riservata al netto dei debiti. Più precisamente, bisogna fare il rapporto tra la quota spettante al legittimario e la massa ereditaria, ovvero la “massa di tutti i beni che appartenevano al defunto al tempo della morte, detraendone i debiti”. Nel dettaglio, il procedimento per calcolare la quota legittima è il seguente: - Sottrarre al relictum i debiti (articolo 556 del Codice Civile); - Aggiungere eventuali donazioni; - Fare riferimento all’articolo del Codice Civile che stabilisce la quota spettante al legittimo (540 per la moglie, 537 per i figli); - Dopo aver calcolato la quota spettante al legittimaro, controllare che questa trovi capienza nel patrimonio relitto. Se così non fosse il legittimaro dovrà agire in riduzione contro coloro che hanno ricevuto in donazione una parte del patrimonio del de cuius. Per capire meglio a quanto ammonta la quota di legittima, di seguito riportiamo una tabella su come varia la percentuale della quota disponibile per il testamentario a seconda dei casi.

ConiugeFigliQuota legittimaQuota disponibileDiritto Abitazione
SìNo50%50%Al coniuge superstite
SìSì, ma uno solo33% al coniuge e 33% al figlio33%Al coniuge superstite
SìSì, più di uno25% al coniuge, 50% ai figli (da dividere in parti uguali)25%Al coniuge superstite
NoSì, ma uno solo50%50%
NoSì, ma più d’uno66,66% (da dividere in parti uguali)33,33%
NoNo---100% (solo se mancano gli ascendenti)
blog molisetour.it foto e articolo preso online


04/12/2019

Isabella Policarpio

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