Vivere in una regione come il Molise sta diventando davvero difficile di certo non per tutti, ma in modo sicuro per chi vive in condizioni di particolare precarietà economica.
Il diritto al lavoro è messo seriamente in discussione e negli anni il territorio regionale si è progressivamente trasformato in unââ¬â¢enorme area di ââ¬Åcrisi complessaââ¬Â che ha prodotto alcune migliaia di disoccupati adulti ed ha portato alla ripresa dellââ¬â¢emigrazione soprattutto dei più giovani delineando, in assenza di una credibile programmazione di sviluppo, una costante desertificazione demografica. Il diritto allââ¬â¢istruzione è seriamente compromesso, in particolare nelle aree interne, dalla carenza delle strutture edilizie, ma essenzialmente dallââ¬â¢assenza di una seria politica di trasporti, infrastrutture e servizi oltre che dalla cosiddetta riforma della ââ¬Åbuona scuolaââ¬Â che limita la libertàdââ¬â¢insegnamento ed avvia gli istitutiàscolastici verso un processo di aziendalizzazione. Lââ¬â¢organizzazione delle strutture culturali in regione, tra lââ¬â¢altro, tranne qualche lodevole eccezione, è da sempre prevalentemente orientata alla fruizione di prodotti esterni piuttosto che alla creazione autoctona. Il diritto alla salute, con la forte compressione dei servizi pubblici ed il sostegno di quelli privati attraverso le logiche dellââ¬â¢accreditamento, vive di fatto una condizione di grande precarietàche è sotto gli occhi di tutti e che penalizzerài gruppi sociali meno abbienti spingendo i benestanti in nuovi viaggi della speranza mentre si prepara la strada di una privatizzazione strisciante affidata al circuito delle assicurazioni che giàstanno proponendo i loro spot pubblicitari in televisione. Il diritto ad un bene comune come quello dellââ¬â¢acqua viene negato dalla recente legge regionale istitutiva dellââ¬â¢Egam che di fatto può prevederne la gestione affidata ai privati. Il diritto ai trasporti e ad una viabilitàsicura è impedito da arterie stradali abbandonate da tempo, impercorribili e pericolose, mentre si sperperano milioni di euro nella realizzazione di strutture limitate nellââ¬â¢uso nel migliore dei casi o addirittura superflue ed inutili come la ââ¬Åmetropolitana leggeraââ¬Â. Il diritto ad unââ¬â¢aria respirabile è compromesso in diverse zone della regione ed in particolare nellââ¬â¢area della valle del Volturno in cui un comitato di mamme sta cercando di porre il problema dei veleni irrespirabili che si diffondono nellââ¬â¢ambiente creando gravi problemi per la salute.
Relativamente al diritto alla libertàdi pensiero e di espressione garantito dalla Costituzione Italiana nellââ¬â¢art. 21 nel regolamento di disciplina dellââ¬â¢ASREM si prevede addirittura la possibilitàche la commissione disciplinare, come giàaccaduto,àpossa sanzionare un dipendente per legittime opinioni sulla condizione di difficoltàdella sanitàpubblica e sulle alternative di merito e di metodo praticabili quando producano ââ¬Ådichiarazioni pubbliche offensive nei confronti dellââ¬â¢amministrazioneââ¬Â. Sulle situazioni di problematicitànella qualitàdella vita in Molise non è complicato, per chi ne ha voglia, cercare le responsabilitàpolitiche. Rispetto alle difficoltàsopra delineate le associazioni di cittadini molisani, in assenza di un confronto con la popolazione più volte sollecitato alle istituzioni pubbliche interessate, è opportuno che ricorrano ad ogni azione di carattere giuridico, sociale e politico per ridare a tali diritti la valenza necessaria a garantire ai molisani una vita serena e qualitativamente accettabile. In particolare necessita porre in essere tutte le strategie necessarie per ottenere che si garantisca alla regione una programmazione razionale dello sviluppo economico legato anzitutto alla vocazione territoriale, una viabilitàalmeno decente, un diritto allo studio sicuro, libero ed efficiente, una sanitàpubblica di qualitàsu base territoriale ed ospedaliera che dia risposte alle necessitàdei cittadini, una piena salubritàdellââ¬â¢ambiente attivando immediatamente centraline per il monitoraggio della qualitàdellââ¬â¢aria ed accreditando il registro tumori per verificare la diffusione sul territorio delle malattie neoplastiche.
Per quanto attiene alla gestione dellââ¬â¢acqua si deve lavorare, nei tempi adeguati e con i metodi più appropriati, alla cancellazione della legge istitutiva dellââ¬â¢Egam ed alla sua sostituzione con una che preveda al riguardo la nascita di una societàdi diritto pubblico. Sul tema della libertàdi pensiero e di espressione i sindacati devono farsi carico di unââ¬â¢immediata modifica dellââ¬â¢art. 13 del Codice di comportamento dei dipendenti dellââ¬â¢ASREM, approvato con provvedimento n. 254 del direttore generale il 23 marzo 2017, chiedendo che si espliciti con chiarezza il concetto generico di previsioni regolamentari circa le ââ¬Ådichiarazioni pubbliche offensive nei confronti dellââ¬â¢amministrazioneââ¬Â che nellââ¬â¢attuale formulazione possono dare adito, comââ¬â¢Ã¨ evidente, ad interpretazioni che rischiano di sanzionareàcome un reato la libera espressione di unââ¬â¢opinione personale. Sono problemi sui quali occorre impegnarsi e coinvolgere lââ¬â¢opinione pubblica che continua purtroppo a latitare come è successo ancora mercoledì 10 maggio davanti al TAR Molise dove a sostegno dei comitati della valle del Volturno per la difesa della qualitàdellââ¬â¢aria in quel territorio cââ¬â¢era solo qualche associazione come il Forum del Molise per la difesa della SanitàPubblica, mentre, ad eccezione del Codacons, costituitosi in giudizio insieme alla Regione Molise ed ai Municipi di Montaquila e Venafro, del parroco di Roccaravindola, di Stefano Buono di Molise Democratico, di Emilio Pesino presidente del Parco Regionale dellââ¬â¢Olivo e dei sindaci di Venafro e Conca Casale, mancavano tutte le forze politiche e sociali ma anche le associazioni ecclesiali, culturali e di volontariato.
Nei giorni scorsi abbiamo visto impegno e fermento in Molise nei militanti del PD nellââ¬â¢organizzazione delle primarie per lââ¬â¢elezione del segretario del partito; taluni vi hanno letto anche risvolti indicativi di consenso locale per figure di esponenti politici regionali. Grande rispetto per chi organizza la partecipazione di base nelle scelte dei soggetti che devono dirigere una forza politica.
Ci chiediamo, tuttavia, come mai non si facciano operazioni di confronto con la popolazione in relazione alle candidature nei vari livelli istituzionali e soprattutto rispetto alle scelte politiche concrete nelle quali invece si fa prevalere unicamente la delega anche quando i cittadini manifestano apertamente il loro dissenso come è accaduto di recente in tanti provvedimenti del Consiglio Regionale.àRispetto ai problemi presenti sul territorio occorre che i cittadini maturino responsabilitàe senso civico per sviluppare finalmente lââ¬â¢idea che la politica e lââ¬â¢economia non siano funzioni di egoismi personali e di gruppo bensì elementi capaci di costruire una qualitàdella vita accettabile per tutti e fondando così la giustizia sociale.
FONTE: Umberto Berardo
30/10/2018
Claudio Varriano
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