Isernia. Una croce stazionaria che non trova sistemazione stabile.
Nella sala della Biblioteca Comunale di Isernia si conservava fino a poco tempo fa quello che rimaneva di una croce stazionaria del XVIII secolo. Nessun documento certifica il luogo di provenienza e il tempo in cui sia stata realizzata, ma per tradizione orale viene definita ââ¬Åcroce della Sanitàââ¬Â, che è lââ¬â¢ultimo titolo attribuito allââ¬â¢antica chiesa del convento di S. Spirito fondato a Isernia da Pietro Angelerio, poi divenuto papa Celestino V. I suoi bracci sono a terminazione trilobata ed il Cristo crocifisso si appoggia ad un suppedaneo sul quale i due piedi si uniscono per essere inchiodati con un solo chiodo. Lââ¬â¢ampio sublicagulum pieghettato, subito sotto lââ¬â¢ombelico, è annodato sulla sinistra. Il capo, su unââ¬â¢aureola liscia, ha i capelli lunghi senza corona di spine ed appare incassato nel busto per effetto della trazione che il peso del corpo determina sulle braccia. Sul retro il Cristo risorto è avvolto da un lenzuolo pieghettato che, appoggiato sulla spalla sinistra, evidenzia le costole del fianco destro. Con la sinistra regge quanto rimane dellââ¬â¢asta di una probabile bandiera a rilievo mentre rivolge verso lââ¬â¢alto, con il braccio piegato, la mano destra. Confrontandola con le altre croci stazionarie del Molise che hanno caratteri simili e sono datate, credo si possa essere sicuri nel dire che è del XVII secolo. Sito: http://www.francovalente.it/2014/10/30/isernia-una-croce-stazionaria-che-non-trova-sistemazione-stabile/
18/07/2018
Franco Valente
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