Con l’Italia sempre più “anzianaâ€, il lavoro della badante è una necessità per gran parte delle famiglie. Tante persone assumono personale a nero, nella maggior parte dei casi per risparmiare sui costi; in altri casi perché spaventate dalle pratiche burocratiche.
In effetti mettere in regola una badante non è una passeggiata, ci sono una serie di procedure da seguire e costi da sostenere. Con questa guida cercheremo di aiutarvi in questo impervio labirinto. Iter burocratico per assumere una badante Da specificare che la procedura che segue è la stessa anche per lââ¬â¢assunzione di personale domestico quale colf, cuochi, autisti e baby sitter. Se la badante da assumere è extracomunitaria, anzitutto bisogna assicurarsi che abbia il permesso di soggiorno in regola. Problema che ovviamente non si pone se la persona da assumere è italiana o cittadina europea. Dopodiché bisogna sottoscrivere il contratto di lavoro. Il contratto deve tenere conto sia dello stato dellââ¬â¢anziano da accudire (se è autosufficente o no), che del numero di ore in cui la badante è impiegata e i compiti che dovràsvolgere. La modulistica si può reperire sul sito dellââ¬â¢Inps, e sullo stesso sito andràcomunicata la registrazione del contratto. Il contratto è quello stabilito dal CCNL (contratto nazionale di lavoro) e viene suddiviso in categorie: - Conviventi a servizio intero (cioè badanti impiegate 24 ore su 24) - Conviventi a servizio ridotto (badanti per un numero limitato di ore giornaliere) - Non conviventi (essenzialmente dame di compagnia e simili) - Assistenza notturna - Presenza notturna Ognuna di queste categorie è a sua volta suddivisa in altre sottocategorie a seconda della tipologia di lavoro svolto. Le illustreremo nel prossimo paragrafo insieme alle retribuzioni minime per legge. Dopo la registrazione del contratto presso lââ¬â¢Inps, il datore di lavoro riceveràil bollettino MAV attraverso il quale si pagano i contributi previdenziali. Lââ¬â¢Inps si occuperàanche delle agevolazioni fiscali in caso di regolaritànei pagamenti. Per ogni comunicazione o per la cessazione dellââ¬â¢attivitàlavorativa, bisogna comunicare tutto sempre attraverso il portale dellââ¬â¢Inps. Tabelle e costi per categoria badanti Come accennavamo prima, esistono diverse sottocategorie suddivise per impiego. Ad ognuna il Contratto Nazionale di Lavoro fa corrispondere una retribuzione minima mensile. Esse sono:
A ââ¬â collaboratori familiari generici non assistenti ma con esperienza professionale 625,15 ââ¬
AS ââ¬â addetti alla compagnia saltuari 738,82 ââ¬
B ââ¬â collaboratori familiari che possono, allââ¬â¢occorrenza, fornire assistenza 795,65 ââ¬
BS ââ¬â assistenza a persone autosufficienti 852,48 ââ¬
C ââ¬â collaboratori familiari autonomi dotati di conoscenze base 909,33 ââ¬
CS ââ¬â assistenza a persone non autosufficienti 966,15 ââ¬
D ââ¬â collaboratori familiari dotati di esperienza e professionalitàcon compiti ben precisi 1136,64 â⬠più indennitàdi 168,07 ââ¬
DS ââ¬â assistenza a persone non autosufficienti con compiti anche di pulizia della casa, preparazione dei pasti e altre attivitàconnesse 1193,47 â⬠più indennitàdi 168,07 ââ¬
B ââ¬â assistenza a persone autosufficienti 568,32 ââ¬
BS ââ¬â assistenza a persone non autosufficienti 596,74 ââ¬
C ââ¬â assistenza a persone non autosufficienti con compiti domestici 659,24 ââ¬
A: 4,54 â⬠lââ¬â¢ora
AS: 5,36 ââ¬
B: 5,68 ââ¬
BS: 6,02 ââ¬
C: 6,36 ââ¬
CS: 6,70 ââ¬
D: 7,73 ââ¬
DS: 8,07 ââ¬
BS: 980,35 ââ¬
C: 1111,07 ââ¬
CS: 1372,52 ââ¬
Tabella A (conviventi a servizio intero)
Tabella B (conviventi a servizio ridotto)
Tabella C (non conviventi) ha le stesse sottocategorie della Tabella A ma è stabilito solo lo stipendio orario e non quello mensile, in quanto la retribuzione dipende dalle ore lavorate. Questo quanto stabilito:
Tabella D (assistenza notturna) ha le stesse sottocategorie della tabella B, ma in questo caso cambia la retribuzione:
Tabella E (presenza notturna) ha un livello unico, retribuito con 656,41 ââ¬
Costi accessori A queste cifre, che corrispondono alla retribuzione, vanno aggiunti eventuali indennitàcome quella per pranzo e/o colazione e quella per la cena, entrambe da 1,91 euro; e quella per lââ¬â¢alloggio 1,66 al giorno. Va precisato che le tariffe sopra indicate sono riferite allââ¬â¢indicizzazione Istat dellââ¬â¢anno 2018, ma ogni anno vanno riviste in base alle variazioni annuali. A queste cifre vanno aggiunti i contributi (da 1,41 â⬠a 1,95 â⬠lââ¬â¢ora a seconda della retribuzione oraria) e gli scatti di anzianitàche sono del 4% ogni biennio fino ad un massimo di 7 scatti. Lââ¬â¢importo preciso dei contributi da pagare verràcomunicato dallââ¬â¢Inps dopo la registrazione del contratto. Ricordiamo che dal marzo 2017 i collaboratori domestici non possono più essere retribuiti con i voucher. Non sono ammessi nemmeno contratti a progetto o altre forme contrattuali diverse dal CCNL. Alla fine dei conti, rispettando tutti i vincoli alla lettera, una badante costa circa 1300 euro al mese se la persona da accudire non è autosufficiente; circa 130 euro in meno se è autosufficiente. I diritti delle badanti In quanto lavoratori sotto contratto, anche le badanti hanno gli stessi diritti degli altri tipi di lavoratori. Tra essi ci sono un numero di ore massimo lavorativo giornaliero, il giorno di riposo, ferie, tredicesima e TFR. Per la precisione il numero di ore massimo in cui una badante non convivente può essere impiegata è di 44 ore settimanali; 54 ore per le conviventi. Le ore lavorative massime giornaliere sono 10. In merito al riposo invece, spettano al lavoratore 11 ore di riposo consecutive ogni 24 ore di lavoro. Tradotto in termini più concreti: un giorno di riposo a settimana. Il giorno di riposo non deve necessariamente cadere di domenica, ma può essere concordato a seconda delle esigenze. Per le badanti conviventi, le ore di riposo salgono a 36 settimanali. ÃË possibile richiedere al collaboratore di lavorare durante le ore di riposo, senza che la richiesta sia vincolante (può essere rifiutata). In caso di accettazione, le ore lavorate durante il riposo devono essere retribuite con una maggiorazione del 60% e il riposo deve essere garantito successivamente. Il lavoro straordinario deve essere retribuito dal 10 al 50% in più, a seconda degli orari, negli altri giorni. Nei giorni ââ¬Årossiââ¬Â del calendario (25 dicembre, 1ð gennaio, ecc.) il lavoratore ha diritto alle ferie, indipendentemente dalla giornata scelta per il riposo. In merito alle ferie e alla tredicesima, ogni mese il datore di lavoro deve accantonare (e segnare in busta paga), il rateo che si attesta allââ¬â¢incirca intorno agli 80 euro al mese per ognuna delle voci. Il lavoratore ha diritto a 26 giorni lââ¬â¢anno di ferie. Per il TFR, la cifra da compensare deve dare alla fine dellââ¬â¢anno lââ¬â¢importo di una mensilitàcirca. Quindi la cifra da accantonare ogni mese è allââ¬â¢incirca lo stipendio netto diviso 12. Le malattie sono disciplinate come tutti gli altri casi dei dipendenti. La badante ha anche diritto agli assegni familiari, ma questi vengono erogati direttamente dallââ¬â¢Inps. Foto e articolo preso online , foto di copertina mia.
06/05/2019
Onofrio Marco Mancini
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