Il Museo nazionale del paleolitico di Isernia si inserisce all’interno di un progetto di parco archeologico che si sviluppa attorno al giacimento di Isernia La Pineta che, data la sua importanza e la sua antichità , è considerato uno dei principali siti archeologici preistorici per la comprensione dei modi di vita e delle dinamiche di popolamento nell’area del Mediterraneo nel corso della Preistoria.
Tra i 700.000 e i 500.000 anni fa la piana di Isernia fu frequentata a più riprese da gruppi di antenati dell’uomo moderno. I resti delle attività di caccia e sfruttamento delle risorse animali hanno formato il sito archeologico di Isernia La Pineta: questo è il cuore pulsante del Museo nazionale del Paleolitico meta obbligata per chi vuol scoprire, in un moderno museo, le tappe dell’evoluzione umana attraverso comportamenti e tecnologie preistoriche.
Resti di bisonti, rinoceronti e elefanti associati a strumenti in calcare e schegge in selce sono stati abbandonati dai gruppi umani che hanno frequentato l’area di Isernia circa 600.000 anni fa.
La fedele ricostruzione di una porzione della superficie archeologica all’interno di una delle sale espositive del museo, vetrine con i reperti più significativi, pannelli didattici e un divertente schermo interattivo permettono anche al pubblico non esperto di leggere con facilità la porzione della superficie archeologica di Isernia La Pineta.
Preistoria in Molise non è solo Isernia La Pineta. Nel corso degli anni le ricerche sul territorio hanno permesso di individuare nuovi siti archeologici a testimonianza di un’intensa frequentazione di gruppi umani che va dal Paleolitico inferiore fino all’Età del Bronzo.
Supporti multimediali, la ricostruzione di una capanna paleolitica e una neolitica e la riproduzione a grandezza naturale di un esemplare di Elephas antiquus completano il percorso espositivo rendendolo ancora più coinvolgente e suggestivo.