La prima guerra sannitica, che durò due anni (343-341 a.C.), si concluse con la liberazione di Capua, che ottenne lo status di città alleata dei romani.
Le guerre sannitiche
Il secondo conflitto fu causato nel 326 a.C. dalla decisione della città greca di Neapolis ( Napoli) di allearsi con i romani, suscitando la fiera reazione della componente sannitica della popolazione napoletana che, a sua volta, chiese l'intervento della lega sanita.
L'esercito romano si muoveva con grande difficoltà nel territorio sconosciuto e impervio nel Sannio e nel 321 a.C. fu sorpreso da una imboscata nella gola delle Forche caudine, presso Benevento. Si tratta della più grave e infamante sconfitta mai subita dall'esercito guidato dai consoli, che si arresero e ottennero per sé e per i soldati la salvezza, ma a condizioni umilianti: il disarmo totale e il passaggio, in segno di sottomissione, sotto un giogo costituito da tre lance.
I romani, dopo una fase di naturale sbandamento, seguita da una riforma organizzativa e strategica dell'esercito, ripresero nel 315 il conflitto, che culminò con la vittoria di Aquilonia presso Boiano (305 a.C.), capitale del Sannio. In seguito a questa battaglia i romani di fatto poterono disporre dei territori campani; alle città restate fedeli durante il lungo conflitto fu conferito il titolo di città alleate, condizione fino ad allora riconosciuta solo a quelle latine, mentre il resto del territorio campano entrò a far parte dell'ager publicus, a disposizione dei coloni romani e latini. Tuttavia il conflitto con i sanniti prosegui ancora negli anni immediatamente successivi, in seguito all'alleanza che gli si strinsero con altre popolazioni.
Nel 298 una grande coalizione attaccò Roma: gli Etruschi e i Celti da nord, i Sanniti da sud. Ma i romani non si lasciarono intimidire e, al fine di evitare l'accerchiamento, affrontarono separatamente gli avversari. La battaglia decisiva si svolse a Sentino, in Umbria, nel 295 a.C., dove i romani ottennero una schiacciante vittoria, in seguito alla quale le varie popolazioni trattarono paci separate con Roma, infine anche i sanniti vennero definitivamente sconfitti nel 290 a.C., dopo lunghi anni di guerriglia sulle montagne.
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