I borghi del Molise e la Soffitta dei ricordi che non ti scordi più

Vacanze ottobrine in Puglia: si torna a Napoli. Decidiamo di percorrere una strada alternativa al solito, quella che attraversa i borghi del Molise. Mai percorsa, lo ammetto: siamo campani, quindi confinanti, ma come spesso succede le terre vicine le dai per scontate e non le visiti come si deve.

Quindi risaliamo tutta la Puglia e lasciamo l’Adriatica a Termoli, dove imbocchiamo la statale che va nell’entroterra. Amiamo partire all’alba, la giornata è ancora lunga: avremo di che godere con un bel pranzetto tutto molisano.

blog molisetour.it

La statale che da Termoli porta verso l’interno corre lungo la valle del Biferno. Un’oretta di viaggio pacato e vediamo panorami di ogni genere. La piana di Larino che separa il litorale dalle prime colline, il bacino fluviale con l’enorme diga del Liscione. Poi troviamo il lago di Guardialfiera col sommerso paese vecchio che quando il livello scende fa capolino. E piano piano le colline più alte che cominciano a mostrarci, a destra e a sinistra, tanti piccoli borghi arroccati sui cucuzzoli dalle altezze già elevate.

blog molisetour.it

C’è un bivio: una bretella porta a Campobasso. Noi proseguiamo. E’ quasi ora di pranzo e abbiamo anche voglia di fare due passi. Non conosciamo nessun paese, ad ogni bivio valutiamo se salire o proseguire, fino a quello per Casalciprano. Ci piace il nome, la zona è davvero bella e amena, il paese è a qualche tornante dalla statale.

Piccolo, raccolto, curato e silenzioso questo borgo è una vera bomboniera: chi l’avrebbe mai detto? Ci invitano a vedere il Museo a cielo aperto della Memoria Contadina, un percorso nel centro storico, fantastica passeggiata tra dipinti, teche con oggetti originali e sculture in bronzo che raccontano usi, tradizioni, quotidianità e lavoro.

blog molisetour.it

E non finisce. Franco Miranda, mente e cuore di tutto questo lavoro, ci porta nella Soffitta dei ricordi. All’improvviso siamo dentro un vero e proprio viaggio nel tempo e nella cultura del posto. Qui scene e manichini in cartapesta che hanno, incredibile, le sembianze di persone viventi del paese!
Abbiamo camminato per più di un’ora ma non ce ne siamo accorti.

L’unico a brontolare è lo stomaco, ma verrà accontentato alla grande nel bellissimo ristorante vicino alla piazza. Cibi locali a centimetro zero e mai gustati prima, tradizioni di cucina ritrovate tra antichi ricettari completano alla grande la nostra esperienza. Peccato non poterci fermare nel meraviglioso b&b…

blog molisetour.it

Ottima idea aver scelto di passare attraverso i borghi del Molise. Terra di pace, di gusti genuini e di sorrisi che fanno bene al corpo e all’anima.

foto e articolo preso online