Tra le marmellate tipiche del Molise molto importante e’ sicuramente la mostarda d’uva che e’ un prodotto cardine delle sue zone di campagna, si tagliano a pezzi delle mele renette, delle pere e dei fichi e si mettono a bollire con l’uva nera ed alcuni gherigli di noci, si può aromatizzare con la cannella e i chiodi di garofano.
La produzione della marmellata Molisana rispetta le tradizioni delle terre, per un chilo di frutta lavata si aggiungono 400 grammi di zucchero e un cucchiaio di succo di limone, questi composti vengono fatti cuocere fino a consistenza adeguata, quando la frutta usata contiene fibra viscosa limitata si aggiunge della pectina che serve per addensare il composto.
La cottura della marmellata deve avvenire in maniera molto lenta ed è una fase delicata del processo produttivo, il preparato cuoce per più di due ore e viene rimescolate di continuo.
A fine cottura la marmellata viene inserita nei vasetti precedentemente disinfettati che vengono chiusi e poi vengono immersi in acqua e fatti bollire nuovamente per sterilizzare.
Bisogna poi dire che le marmellate si possono personalizzare in maniera infinita, aggiungendo succo di agrumi, aromi come la vaniglia, spezie o erbe aromatiche.
Nella terra del Molise la cucina si basa ancora oggi sui prodotti della terra e della pastorizia, i suoi piatti sono arricchiti poi anche dalle usanze delle regioni confinanti.
Il composto deve cuocere in totale 75 minuti poi si serve in delle coppette monoporzioni una volta freddo. In questa regione sono molto diffusianche i dolci ripieni di marmellate, come le peccellate, degli involucri di pasta con all’interno o il mosto o la confettura, le varieta’ di marmellata piu’ adatta a riempire questi biscotti sono quelle di pesche, anch’essa prodotta in zona, molto versatile e profumata e molto consumata o quella di fragole e vaniglia, dal colore rosso rubino, con la vaniglia che profuma il composto e lo fa piu’ corposo e ricco nel sapore.
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