La stazione ferroviaria

La stazione ferroviaria di Isernia costruita nel 1894

La stazione venne aperta insieme al primo tratto dell'attuale linea per Vairano, il 21 marzo 1894.
Già dagli esordi, la stazione ebbe un buon traffico viaggiatori e merci, tanto che fu dotata di uno scalo merci.
La stazione acquistò maggiore importanza nel 1897, quando fu aperto il tratto di ferrovia fra Sulmona e Isernia.

Durante la Seconda guerra mondiale, la stazione venne completamente distrutta e la sua ricostruzione durò sino al 1960.
Dal 2001, quando fu aperta la bretella fra le stazioni di Venafro e Rocca d'Evandro-San Vittore, creando quindi un collegamento diretto fra Campobasso e Roma, si è registrata una lieve crescita dell'afflusso di passeggeri (soprattutto pendolari), mentre quello merci è andato sempre diminuendo, tanto che dal 2010 sono stati rimossi i binari dello scalo merci creando un vasto piazzale per autobus e pullman di linea.

La gestione degli impianti è affidata a Rete Ferroviaria Italiana (RFI).
La facciata del fabbricato viaggiatori dà su piazza della Repubblica ed è preceduta da un'ampia tettoia in cemento armato.
Fra il secondo ed il quarto binario, si trova un marciapiede, unito alla stazione dal sottopassaggio pedonale, che ingloba anche il terzo binario che è tronco.
Dello scalo merci, i cui binari sono stati smantellati, rimane soltanto l'ex magazzino, chiuso e non più utilizzato.
Il vecchio deposito delle locomotive, invece, è stato ristrutturato ed adibito a Officina della Cultura e del Tempo libero.