Dopo numerosi studi, nei primi anni Ottanta la ricerca medica dichiarò che la nicotina creava dipendenza, esattamente come l'eroina e la cocaina. Venne finalmente verificato il legame tra il fumo e i tumori ai polmoni, laringe, esofago, stomaco, vescica, pancreas e reni.
Il fumo che origina dalla combustione incompleta del tabacco e della carta che lo avvolge è costituito da almeno 4.000 sostanze: sostanze irritanti, catrame, monossido di carbonio e nicotina, queste sono solo le principali. Il filtro con cui è composta la sigaretta non elimina queste sostanze, semplicemente le riduce, quindi immaginate quante sostanze nocive state respirando. Le sostanze irritanti sono quelle che danneggiano la mucosa e le vie respiratorie, il catrame, facente parte della componente corpuscolata del fumo, comprende diverse sostanze che sono state dichiarate cancerogene e inoltre ingiallisce i denti e contribuisce all’alito cattivo. La nicotina infine è una sostanza non tossica per il nostro organismo ma che crea dipendenza, arrivando al cervello e stimolando la liberazione di dopamina e nel SNC e di adrenalina nel surrene. Il fumo inoltre aumenta la pressione arteriosa, con l’aumento di rischio di infarto e ictus, e inoltre aumenta la possibilità di vari tipi di tumore. Quanto allora è vantaggioso smettere? Moltissimo! Per la vostra salute prima di tutto e per le vostre tasche in secondo luogo.
Per un fumatore ci sono delle “abitudini da sigaretta†eliminatele. In primo luogo al risveglio: un fumatore “incallito†è molto probabile che fumi appena alzato la mattina presto, cosa veramente molto dannosa per il nostro corpo. Altri momenti “clou†per un fumatore sono quando si trova in compagnia di altri fumatori, dopo un caffè o al lavoro durante una pausa. Modificate le vostre abitudini sostituendo questi momenti con qualcosa di diverso. Potete fare una pausa di cinque minuti al lavoro e invece che fumare masticare qualcosa come carote, sedano o cetrioli che vi possano aiutare a colmare quei “disperati†cinque minuti.
Pianificate: quando deciderete di smettere di fumare soprattutto i primi giorni saranno giorni di irritabilità , capogiri, mal di testa quindi una bomba ad orologeria praticamente. Pianificate bene la vostra ultima sigaretta, tenendo conto dei vostri impegni per le successive 48 ore. Potete per esempio, iniziare durante il weekend, magari se uscite non bevete alcolici e non mangiate cose molto speziate, che aumentano la voglia di nicotina. Oltre che smettere di fumare farete anche un po' di dieta!
L’erba di San Giovanni o Iperico: è utilizzata spesso come aiuto contro la depressione ed ha effetti anche sulla dipendenza da fumo. Dalle sommità fiorite di questa pianta è possibile estrarre una serie di principi attivi, come l'ipericina, la rutina, la quercetina e l'iperoside, noti, otre che per le spiccate attività antiossidanti, anche per le potenzialità antidepressive e sedative. Assumete 500-800 mg di estratto secco sotto forma di capsule o compresse al mattino, vedrete che vi daranno una spinta maggiore.
Per iniziare bene la giornata preparatevi un’acqua medicinale e tenetela con voi: ogni volta che pensate a una sigaretta bevete un bicchiere della vostra acqua ricca di vitamine e Sali minerali. Ingredienti per l’acqua medicinale:
1 limone
1 arancia
1 carota
1 cucchiaino di zenzero in polvere (5 gr)
1 cucchiaino di ginseng (5 gr)
15 chicchi d’uva
1 litro d’acqua
3 cubetti di ghiaccio
La prima cosa da fare per preparare quest’acqua medicinale è ricavare il succo dell’arancia e del limone. Conservate la scorza del limone e poi lavate la carota, tagliatela a pezzetti e frullatela.Cercate di ottenere un miscuglio omogeneo con il succo d’arancia e limone, il frullato di carota, il ginseng in polvere, lo zenzero e i chicchi d’uva. Infine, aggiungete il litro d’acqua, la scorza del limone e i cubetti di ghiaccio.
Cercate aiuto: rivolgersi a un consulente o un gruppo di ascolto non è per niente imbarazzante, anzi, gli altri sono lì per il vostro stesso motivo: abbandonare quelle abitudini che tanto vi piacciono, ma che tanto vi distruggono. Informatevi se nella vostra città ci sono dei gruppi di ascolto e mettete al corrente la vostra famiglia e i vostri amici della scelta che avete preso, vedrete che se vi vogliono bene vi aiuteranno nei momenti di crisi.