Cosa ci può essere di interno in un paese lungo e stretto, proteso sul mare come una nave ben ancorata all’Europa?
La globalizzazione e la conseguente attenuazione delle specificità e delle differenze tra i popoli ha portato al bisogno di ricerca e di recupero delle diversità e di tutto ciò che è locale (e non globale) e tipico di un territorio.
L' artigianato a Isernia si connota per la finezza delle ceramiche, del rame sbalzato e del ferro battuto, la cui lavorazione, oltre che nelle botteghe artigiane, si apprende nell'Istituto Statale d'Arte che ha assorbito, esaltandola,
I pizzi e merletti a tombolo, fanno di Isernia una seconda Burano per originalità e caratteristica. La lavorazione dei merletti a tombolo, che le donne effettuano con rara maestria sul tradizionale pallone, facendo guizzare tra le agili dita i tummarielli è un'arte raffinatissima importata probabilmente dalla Francia.
L'artigianato molisano poggia sulla bravura dell'opera manuale e si accompagna ad un'attenta e sensibile evoluzione dei tempi, che ha cura di non alterare il senso stesso della tradizione.
Il Molise è caratterizzato da numerose aree che presentano una notevole ed intatta naturalità , in cui possono trovarsi specie animali, che in altre regioni sono scomparse o sono notevolmente minacciate; ...
La Regione Molise opera al fine di impedire l'estinzione di alcune specie animali tipiche del territorio, in particolare il Cavallo Pentro e la Capra Grigia.
Agli inizi degli anni '90 ottenne l'autonomia anche la Capitaneria di Porto di Termoli, prima appendice di Pescara.
Bisognò aspettare la legge 883 del 13 luglio 1965 per iniziare il conto alla rovescia All'articolo 1 della legge si legge:
Il Molise è la ventesima regione della Repubblica; Creata la Regione del Molise; Sono alcuni titoli dei giornali dell'epoca che riportarono il resoconto dell'ultimo atto alla Camera dei Deputati dove sul finire del 1963 fu approvato il disegno di legge che prevedeva la creazione di una regione territorialmente ed amministrativamente autonoma.
Vacanze ottobrine in Puglia: si torna a Napoli. Decidiamo di percorrere una strada alternativa al solito, quella che attraversa i borghi del Molise. Mai percorsa, lo ammetto: siamo campani, quindi confinanti, ma come spesso succede le terre vicine le dai per scontate e non le visiti come si deve.
Il Rischio Sismico, determinato dalla combinazione della pericolosità , della vulnerabilità e dell’esposizione, è la misura dei danni attesi in un dato intervallo di tempo, in base al tipo di sismicità , di resistenza delle costruzioni e di antropizzazione (natura, qualità e quantità dei beni esposti).
'O Molis', du juorne 'e sole e cento chiove
Essendo una piccola regione soprattutto collinare (45%) e montuosa (55%), i vigneti sono collocati per la metà in collina e per la metà in zone montuose. La superficie totale di vitigni è di circa 8000 ettari, soprattutto in provincia di Campobasso. In generale la coltivazione della vite in Molise, si concentra prevalentemente nelle zone della valle del fiume Biferno nei pressi del fiume Volturno.
Sempre vedendo il Molise ecco la quinta e ultima parte l’Abc della cucina molisana.
Sempre vedendo il Molise ecco la querta parte l’Abc della cucina molisana.
Sempre vedendo il Molise ecco la terza parte l’Abc della cucina molisana.
Sempre vedendo il Molise ecco la seconda parte l’Abc della cucina molisana.
Una cucina robusta e ricca, fatta di sapori ancora autentici. È la gastronomia del Molise, una regione piccola ma che offre una grande varietà di prodotti. Per la rubrica sulle tradizioni regionali oggi scopriamo l’Abc della cucina molisana.
I crioli con le noci sono un piatto molto sfizioso, tipico soprattutto della zona di Campobasso. Gli ingredienti del condimento sono semplici ma si sposano molto bene e si compensano grazie alle loro diversità : il baccalà e le noci.
Nell’ambito del censimento degli Alberi monumentali del Molise nella provincia di Campobasso, il vecchio Castagno in località le Cupe si conosce da tempo. Dei castagni e del Matese c’è un bel binomio legato alla storia e alla natura di questi luoghi.
In questa regione si può raccogliere una testimonianza della diversità della melicoltura storica italiana e in particolare di quella che caratterizzava le aree interne dalle Marche alla Puglia. La mela in questione è la Limoncella tipica del Molise.
Questa è la terza ed ultima parte della storia di Campobasso che va dal XIX secolo al XX secolo.
Questa è la seconda parte di tre della storia di Campobasso. Qui andiamo dal XI secolo al XV secolo
Nel Sannio pre-romano esistevano poche “città â€, le più importanti erano: AESERNIA, MALVENTUM, SAEPINUM, esse avevano in ogni modo un’estensione limitata. Sul Monte Sant’Antonio o Monte Bello campobassano alcuni riconoscono tracce di mura Osche.
Il Molise è una piccola regione, con una superficie complessiva di 4.438 Km2. E’ una regione soprattutto collinare (45%) e montuosa (55%) ed i vigneti si trovano anch’essi per la metà in collina e per la metà in zone montuose.
In Molise la Ventricina di Montenero di Bisaccia regna incontrastata. Viene prodotta da novembre a marzo nel territorio della provincia di Campobasso ed ha un tempo di stagionatura di circa un anno, un anno e mezzo in un ambiente ventilato.
Che il Molise fosse ricca di funghi lo sapevo fin da quando ero ragazzino che ci rimproverava di non saper sfruttare una ricchezza che la natura ci elargiva e ci veniva strappata da squadre di cercatori, per lo più donne, assoldate da incaricati di una grossa azienda alimentare della Campania, che annualmente veniva da noi e raccoglieva quintali di funghi porcini sulle pendici del Matese.
Il 22 marzo del 1888 in località 'Cesa dei Santi' di Castelpetroso (IS), a due contadini, Bibiana e Serafina, apparve la Madonna Addolorata. Papa Leone XIII incaricò Mons. Francesco Pamieri Macarone, vescovo di Bojano e Campobasso, di indagare sull'accaduto. Il 1 aprile 1888 anche al vescovo apparve la Madonna.
Al centro di questa antica leggenda c’è la chiesa di Santa Maria della Strada, uno degli edifici religiosi più antichi di tutta la regione.